Metti che sei in vacanza in val Varaita. Metti un pomeriggio in cui sei stanca della passeggiata del mattino ma restare a casa sarebbe un delitto, in un posto così bello…
Cartina della zona e smartphone alla mano, la ricerca è breve: “oggi pomeriggio andiamo a fare due passi a Melle, ragazzi! è qui vicino e c’è una gelateria che è famosa per il suo gelato… al fieno!!”
Ci mettiamo così in strada e in venti minuti partendo da Sampeyre siamo già arrivati.
La macchina la lasciamo in piazza Botta, di fronte ai due bar del paese, Fioca e La Cioca, comodissimo posteggio dal momento che è stata proprio la prospettiva del gelato ad averli convinti a uscire questo pomeriggio. E così gelato sia, al fieno come si diceva (da Fioca per noi) perchè è bello conoscere sempre cose nuove.
Finito il gelato facciamo un giretto nei dintorni: in piazza Marconi sorgono la Chiesa Parrocchiale e, a pochi metri, la chiesa della S.ma Trinità, che dagli anni Sessanta è stata trasformata in sacrario militare:




Ma ho voglia di fare almeno due passi, così risaliamo verso la gelateria, imbocchiamo via Tre Martiri, superiamo Palazzo Orselli e seguiamo le indicazioni per la Big Bench n. 141: sarà una passeggiata molto breve su strada asfaltata, in leggera salita. E già ad un primo tornante saremo ripagati della fatica dalla vista che si apre davanti ai nostri occhi

Ancora pochi metri e una breve deviazione sulla destra porta ad una rocca dove un tempo si trovava un castello.
A suo posto, oggi, eccola la Panchina Gigante Azzurra: azzurra come le acque del fiume Varaita e come il cielo che ci sovrasta, come lo sfondo del gonfalone comunale ma anche il colore della devozione alla Madonna, in particolare quella della Betulla cui Melle ha dedicato un santuario (ma questa è un altro… itinerario)



Tornando sulla strada principale sarebbe possibile proseguire, prima su asfalto e poi su un sentiero che svolta a sinistra e si inoltra in un boschetto, per chiudere un anello che riporta in piazza Botta. Per noi non è il pomeriggio giusto, è già tardi e siamo stanchi, ma torneremo di sicuro un’altra volta.