Montagna a misura di gambette, Valle Varaita

Sentiero dei Sarvanot – Rore (CN)

Difficoltà: media (perchè con qualche dislivello)

Lunghezza: 2 km

Stagione: primavera, estate, autunno

Il racconto di oggi non sarà quello di una semplice, domenicale…”passeggiata nel verde”, perchè siamo in vacanza, siamo in Val Varaita, e quindi questa settimana andremo alla scoperta di sentieri di montagna “a misura di gambette”.

E per questa vacanza la nostra base di partenza sarà sempre Sampeyre, che si è rivelata una scelta azzeccata per gli spostamenti che avevo in programma di fare.

La nostra gita di oggi è dunque a Rore, frazione che da Sampeyre dista pochi minuti di automobile

Imposto il navigatore su “Sentiero dei Sarvanot – Rore” , così da arrivare ad un parcheggio, libero e abbastanza capiente, dove troviamo anche un piccolo alimentari, un alberghetto e un bar per un rifornimento di zuccheri complessi prima di avviarci.

La cartellonistica è ben visibile, e la direzione da seguire è quella – appunto -per il Sentiero dei Sarvanot. Come si può vedere dalle foto è anche la stessa direzione del Sentiero naturalistico Tumpi la Pisso e della Panchina Gigante (foto 1 e 2).

Il sentiero, pulito e in dolce salita, si inoltra subito nel bosco e resterà sempre piacevolmente in ombra.

Presto troviamo un bivio, dove i tre sentieri di partenza si dividono: la freccia a destra indica il sentiero per la Panchina Gigante, proseguendo dritto invece si continua ad andare verso i Tumpi e sul Sentiero dei Sarvanot (foto 3).

foto 3

Per il momento scegliamo di proseguire sul sentiero principale, che è davvero molto bello

Attenzione però, questo non è un bosco come tutti gli altri ma un bosco speciale! E’ infatti abitato da piccole creature che la leggenda vuole curiose e dispettose: i Sarvanot, appunto, che si nascondono ai nostri sguardi osservandoci attenti.

Sarà divertente cercare di stanarli mentre sono intenti alle loro occupazioni quotidiane

Tra ponti, guadi e simpatici incontri, eccoci arrivati: i Tumpi La Pisso, la cascata! Che pace e che fresco, mettiamo i piedi in acqua e mangiamo una merenda

Lo spazio per sostare è poco, tre grossi sassi e poco più, così quando arriva un altro gruppetto di esploratori lasciamo posto a loro e torniamo sui nostri passi percorrendo inizialmente il sentiero già fatto.

A questo punto, sempre che abbiate voglia di camminare ancora un po’, ci sono due possibilità:

la prima è di tornare – esattamente per lo stesso tragitto che ci ha condotto alla cascata – al bivio iniziale (foto 3) e seguire stavolta l’indicazione per la Panchina Gigante;

la seconda è di seguire la segnaletica per i ruderi del castello che incontreremo sul percorso.

Quale che sia la vostra scelta, il risultato non cambia. Sarete arrivati, come noi, ad una piccola piazzola attrezzata con un tavolo e delle panche.

Mangiamo (di nuovo) e andiamo a vedere questi ruderi, ci vuole un minuto. Il cartello non mente, del castello è rimasto davvero molto poco…

Scesi di nuovo all’area pic nic voglio fare l’ultima deviazione di questa gita, che consiglio assolutamente: quella per la Panchina. Preciso che non sono una “cacciatrice ” di Big Bench, ma nella zona da cui arriviamo ce ne sono tante e se ce n’è l’occasione non mi dispiace cercarle perchè il panorama su cui si affacciano è sempre molto bello.

Pochi minuti in leggera discesa e arriviamo: sotto di noi Rore, protetta dalle montagne verdissime. Promessa mantenuta, è proprio un gran bel vedere.

Proprio sotto la Panchina troverete anche un Albero della vita, realizzato nel nome di una ragazza morta decisamente troppo presto

PS: troverete un tavolo con le panche anche qui. Noi abbiamo finito le provviste ma ogni tavolo pare vada collaudato e così salta fuori un mazzo di carte dallo zaino di mio figlio :)))

Adesso il giro è davvero finito, continuando a seguire il sentiero in discesa ci troviamo sulla via maestra, di nuovo al bivio di foto 3, e da lì torniamo facilmente a Rore e alla macchina.

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Informazioni su Margherita Nicosia

Sono curiosa e non amo star ferma, così tutte le volte che è possibile dico ai miei ragazzi .. "domani sveglia presto", preparo zaini e panini e andiamo alla ricerca di posti nuovi, vicini o lontani, da "far fatica" o per mostre e monumenti, dipende solo dalla stagione e dal desiderio del momento. La nostra base è ad Alessandria, quindi troverete soprattutto gite in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia, tutte "testate" sulle gambe e sulla pazienza dei miei figli, a partire dal più piccolo di 5 anni: da oggi le condivido con il pensiero che possano essere di ispirazione quando anche a voi venisse voglia di... zaino e panini ;)
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