Passeggiate nel verde

Laghi di Avigliana (TO)

  • difficoltà: facile
  • stagioni: tutte
  • lunghezza: 3,5 km circa

Settembre, uno dei miei mesi preferiti. Ancora pieno di luce e di cieli azzurri, ma già più clemente nelle temperature. Ed è in una di queste giornate perfette, azzurra e luminosa, che accompagnata dai miei due più piccoli vado per la prima volta ad affacciarmi in Val di Susa.

Vorrei prendere il massimo da questa sola giornata, metterci dentro quanta più bellezza possibile, quindi ho studiato, mi sono documentata, e alla fine ho deciso: passeggiata naturalistica al Lago Piccolo al mattino, relax vista Lago (Grande) all’ora di pranzo, giretto ad Avigliana con pausa gelato nel pomeriggio.

Non so ancora se sia o meno un programma troppo ambizioso per la soglia di resistenza di un bambino, di fatto prometto un pic nic in cambio di una passeggiata e un gelato in cambio del giro del Borgo: a fine pomeriggio vedremo se l’accordo avrà fatto tutti felici

Ora che il dado è tratto, partiamo:

è domenica mattina, è abbastanza presto e sulla tangenziale di Torino non siamo ancora in tanti, così in un’ora e mezza circa arriviamo ai Laghi e lasciamo la macchina, visto il nostro programma, nel parcheggio che è stato ricavato tra quello Piccolo e quello Grande e che si raggiunge facilmente impostando il navigatore su via Pinerolo Parcheggio Laghi.

Sia il lago Piccolo che quello Grande hanno comunque diverse aree parcheggio dedicate, oltretutto gratuite, e la cui ubicazione è facilmente individuabile grazie a San Google maps

Dal nostro, basta attraversare la strada e il sentiero ad anello che gira tutto intorno al lago Piccolo ha inizio: noi scegliamo di percorrerlo a partire dalla nostra sinistra.

In questa direzione , il primo tratto del sentiero è ampio e pulito, frequentato (con mia invidia) anche da podisti e ciclisti, e offre una bella vista sul lago e sui suoi piumati abitanti. Mettete anche voi un binocolo negli zainetti dei ragazzi, si divertiranno ad aguzzare la vista alla ricerca di aironi, folaghe, germani reali!

Dopo poche centinaia di metri incontriamo un prato in declivio punteggiato di tavolini da pic nic: siamo arrivati al bar La Zanzara e alla sua spiaggetta, dove ci fermiamo – anche se avremo camminato forse dieci minuti – perchè alle anatre e alla tentazione di allungare loro un pezzo di pane è impossibile resistere.

Dimenticavo: al lago Piccolo la balneazione è assolutamente vietata, in qualunque punto.

NB: ho visto che c’è un parcheggio anche qui, comodo per chi volesse magari puntare direttamente sul bar e/o sull’ area pic nic, per poi fare (o anche no.. ) il giro del lago ma senza proseguire per quello Grande.

Oltre La Zanzara il sentiero diventa un po’ più… wild. Rimane sempre pianeggiante e ben tenuto ma, semplicemente, si inoltra nel bosco con qualche radice o ramo sporgente, nulla di più. Stiamo proprio costeggiando il lago, e il panorama che intravediamo tra gli alberi o dalle spiaggette accessibili è davvero magnifico:

Non ci resta che seguire il sentiero per chiudere l’anello e ritrovarci al punto da cui siamo partiti.

Sempre a piedi (il nostro posteggio è infatti come detto logisticamente perfetto) torniamo verso la rotonda da cui eravamo passati in auto e attraversiamo. Il lago Grande è già qui, azzurro e rilucente sotto il sole di mezzogiorno

Noi scendiamo all’altezza del Circolo Nautico, qualche gradino e siamo sul selciato che costeggia le sponde. Il viale è ampio, è una vera e propria passeggiata adatta a tutti, compresi passeggini e biciclettine a rotelle.

E’ proprio un’ altra idea di lago, questa, rispetto a quella da cui arriviamo e che abbiamo appena finito di esplorare. Ci sono imbarcazioni che ne solcano le acque, vacanzieri che prendono il sole, qualcuno nuota, assistiamo anche con curiosità a una lezione di un corso di salvamento.

E’ più “turistico”, diciamo, più “addomesticato”.

La nostra passeggiata prosegue e presto il marciapiedi finisce. Lungo il lago sorgono infatti case e bar, non c’è spazio per un camminamento. Ecco allora l’idea: due passerelle galleggianti di legno, che “tagliando” da un punto della costa all’altro permettono di proseguire la passeggiata rimanendo sul lago. Per i bambini diventa subito un’avventura!

Al termine delle passerelle siamo all’area pic- nic Baia Grande, un prato collinare con dei tavolini e un po’ di spazio per stendere un telo, e una spiaggia dalla quale è possibile fare il bagno.

NB: Vedo molta gente arrivare direttamente da un cancello, e scopro che in effetti c’è un ulteriore ampio parcheggio proprio qui fuori, per chi viene direttamente per un pic nic o una passeggiata .

Noi ci fermiamo, mangiamo qualcosa, mettiamo le punte delle dita in acqua e ci riposiamo. Abbiamo praticamente costeggiato il lago per metà ma rinunciamo stavolta a completare il giro perchè la strada prosegue, sì, ma asfaltata e aperta al traffico. Quindi per tornare indietro rifacciamo la stessa strada dell’andata: passerelle, marciapiedi, scalinata. Attraversiamo la rotonda e siamo al parcheggio.

Che dire? E’ stata veramente una bella mattina! Io ho avuto la mia passeggiata, i ragazzi il loro pic nic, come nei patti. E’ ora quindi di spostarci ad Avignana per mettere in pratica la seconda metà del nostro patto 😉


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Informazioni su Margherita Nicosia

Sono curiosa e non amo star ferma, così tutte le volte che è possibile dico ai miei ragazzi .. "domani sveglia presto", preparo zaini e panini e andiamo alla ricerca di posti nuovi, vicini o lontani, da "far fatica" o per mostre e monumenti, dipende solo dalla stagione e dal desiderio del momento. La nostra base è ad Alessandria, quindi troverete soprattutto gite in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia, tutte "testate" sulle gambe e sulla pazienza dei miei figli, a partire dal più piccolo di 5 anni: da oggi le condivido con il pensiero che possano essere di ispirazione quando anche a voi venisse voglia di... zaino e panini ;)
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