- lunghezza: 5 km e mezzo
- difficoltà: nessuna (no passeggini)
- stagione: tutte, volendo. Certamente percorrere i tratti esposti sotto un sole che picchia può essere impegnativo, come anche il tratto nel bosco dopo abbondanti piogge (come è successo a noi)
Domenica è stato di nuovo uno di quei giorni: voglia di ricominciare ad uscire, dopo un inizio primavera piovosissimo, ma senza la fatica di andare troppo lontano.
E per una fortunata coincidenza (punti di vista, direbbero i miei figli) i social mi informavano giusto ieri che a Rivarone è stato appena inaugurato un nuovo sentiero adatto a tutti, creato dall’ Associazione PassodopoPasso e dal Comune. Vuoi mica non andare a provarlo?
Raggiungere Rivarone è semplice e veloce, una ventina di minuti di strada più o meno. Parcheggiamo nello spazio antistante al cimitero, in via della Fontana.
Una bacheca ci fornisce cartina e informazioni sul percorso


Seguendo i segnavia bianchi e rossi, che saranno ben distribuiti per tutto il sentiero, percorriamo il breve tratto di asfalto in discesa che presto si trasforma in sterrato entrando all’ombra di un fitto pioppeto.

Per via della vegetazione non si intuisce, ma stiamo camminando parallelamente al fiume Tanaro, raggiungibile con una piccola deviazione tra gli alberi.
Percorrere questo tratto, due km e mezzo circa, è stato difficilissimo. Non perché il sentiero non fosse pulito o pianeggiante, anzi, ma perché le piogge dei giorni precedenti lo avevano trasformato in un’unica palude. Se così non fosse stato, sarebbe stato assolutamente piacevole, con il vantaggio dell’ombra e del fresco:

D’un tratto il bosco finisce e la strada esce allo scoperto piegando verso destra e risalendo (unico tratto non pianeggiante) tra campi e frutteti fino alla Provinciale.
Attraversatela e costeggiatela per qualche centinaio di metri appena. Sulla vostra sinistra vedrete un cartello: Cornicione. Seguitelo, e vi troverete in una piccola piazzuola attrezzata con qualche sedia per un po’ di riposo. E, soprattutto, troverete questo:

Il Cornicione! Per riposare lo sguardo sulle cinquanta sfumature di verde della primavera.
Proseguiamo. Svoltiamo a sinistra in via Naclerio per un breve tratto di strada bianca tra le case. Ben presto la strada torna ad essere sterrata prima di nuovo nel bosco e poi all’aperto.


Pian piano si inizia ad intuire che siamo in prossimità dell’abitato, con le prime case isolate e, poi, di nuovo (ma sul lato opposto) l’intersezione con la Provinciale.
La costeggiamo per quel brevissimo tratto che ci riporta al punto di partenza: impossibile sbagliare la direzione, il campanile del cimitero è bene in vista e ci fa da stella polare.
Un’ora e mezza, quasi due con le nostre soste e il nostro passo, e abbiamo completato l’anello.