Metti una mattina invernale di sole, metti sei persone che “io non voglio camminare”, “io non voglio stare troppo in macchina”, “io me ne resterei proprio a dormire”…
Va bene, che ne dite di andare a visitare questo borgo? Sembra bello, meno di due ore di macchina, no sentieri su cui far fatica, mi dispiace ma svegliare ti dovrai svegliare…
E’ con queste premesse che raggiungiamo Vigoleno, borgo medievale delle colline piacentine al confine con la provincia di Parma.
Parcheggiare è facile: subito prima dell’ultima salita che porta al borgo, sulla sinistra, troviamo infatti un parcheggio molto ampio.
Resta da percorrere a piedi una salita davvero molto breve

(Anche alla fine della salita, proprio all’ingresso del borgo, ci sono dei posti auto, credo neanche una decina. Si puo’ provare a lasciarla anche lì).
Eccoci arrivati! Davanti a noi questa magnifica piazza:

e un bel pannello esplicativo:

Non resta che varcare la porta fortificata, unica via di accesso – o forse meglio portale spazio-tempo per catapultarci dritti dritti nel Medioevo!
Quanta bellezza e quanta cura nel preservarla:


Arriviamo sulla piazza: cuore del borgo, e’ facile immaginarla come luogo di aggregazione nei secoli, così come oggi è spazio che ospita festival ed eventi.
Al centro vi campeggia una fontana a due vasche realizzata nel Cinquecento.

Su di essa si affaccia la Pieve romanica di San Giorgio:

E naturalmente il Castello.
Entriamo.
Prima ancora di varcarne la soglia, la nostra attenzione viene catturata da questi ambienti un po’ inquietanti:

L’ingresso è a pagamento ed è opportuno informarsi per tempo degli orari di apertura. E’ poi possibile visitarlo liberamente o prenotando una visita guidata.
Atrraverso una stretta scala si sale da un piano all’altro. In ognuno dei piani è allestita una piccola mostra di abiti d’epoca e di strumenti di tortura/ morte:

e ognuno offre un affaccio o sul camminamento di ronda o sulla piazzetta sottostante:


All’ultimo piano si apre una terrazza merlata dalla quale lo sguardo può spaziare libero sulle dolci colline emiliane:


Scendiamo e torniamo al piano inferiore, dove si apre l’accesso al camminamento di ronda che regala una suggestiva esperienza di viaggio nel tempo:


Terminata la visita del Castello, ci disperdiamo tra i vicoli lastricati apparentemente senza meta ma in realtà io so cosa sto cercando. Cerco il Presepe, per la precisione il Presepe meccanico di cui ho letto in rete e che trovo, custodito all’interno di una casupola:

Se anche voi capiterete a Vigoleno durante le vacanze di Natale, vale assolutamente la pena di fermarsi e tornare bambini per qualche minuto.
Ma tutto il piccolo borgo merita, merita un viaggio e merita il riconoscimento di Uno dei borghi più belli d’ Italia nonchè Bandiera Arancione TCI.
La nostra visita è finita, e finisco con un consiglio: prenotate il pranzo, in uno dei locali all’interno delle mura o nel ristorante all’esterno sulla strada, ma prenotate… Noi siamo andati via digiuni,.. La capacità ricettiva è piuttosto limitata.