Metti una domenica mattina, ultimo giorno di già brevissime ferie.
Metti di essere reperibile e di dover passare in ufficio senza preavviso.
Come fare per sentirsi ancora un po’ in vacanza anche se il pezzetto di giornata che rimane è piccolo?
Scegliendo una meta … fuori porta ma non troppo, meglio ancora se completamente nuova. Vercelli è perfetta per questa prima domenica di gennaio, solo un’ora forse meno da casa, ma mai visitata prima d’ora.
Parcheggio, senza volerlo ma solo per un casuale girovagare alla ricerca di un posto, nella piazzetta (Amedeo IX di Savoia) sui cui affaccia il Castello Visconteo.
Edificato attorno al 1290, il complesso ha ricoperto nei secoli diverse funzioni: residenziale per i Visconti prima e i Savoia poi, militare in epoca napoleonica, di carcere nel XIX secolo. Ospita il Tribunale dal 1926, a cui sul lato opposto della piazza fa da contraltare una piccola e moderna Procura.

Il Castello non è evidentemente visitabile e così, trovandoci più o meno a metà strada tra il Centro cittadino e il Duomo, abbiamo pensato di dirigerci prima verso quest’ultimo per poi tornare indietro.
Abbiamo quindi percorso via Duomo, una bella strada fiancheggiata da diversi palazzi storici, arrivando con una passeggiata di pochi minuti alla Cattedrale dedicata a Sant’ Eusebio, Patrono della città e del Piemonte tutto.
Arrivando su piazza D’ Angennes si vedono il Palazzo Arcivescovile, dove è allestito il Museo del Tesoro e l’Archivio capitolare, e l’imponente campanile

Girando intorno al Duomo, che ha la facciata di ingresso su piazza Sant’ Eusebio, mettiamo sotto i piedi un sagrato semicircolare acciottolato e ammiriamo il pronao, in stile neoclassico, e le tre porte di ingresso:


Su un lato della piazza, poi, sorge il Seminario arcivescovile e, sullo sfondo, già si intravede uno dei campanili della Basilica di Sant’ Andrea

Mentre sull’altro lato della piazza ha una sede l’ Università del P.O. Bellissima

Fatto un giro anche all’interno, a questo punto abbiamo iniziato a tornare indietro verso il centro seguendo le indicazioni, e le torri, della Basilica di Sant’Andrea, che ho trovato meravigliosa.
Fusione di gotico francese e romanico lombardo, viene edificata tra il 1219 e il 1227.
Bianca di intonaco, rossa nel mattone e verde nelle sagomature, ha una facciata stretta tra due campanili e caratterizzata da tre portali, un grande rosone centrale, due ordini di loggette e infine un frontone triangolare di ispirazione classicheggiante:



Sulla sinistra della facciata, una piccola porta (che non avrei notato se non avessi saputo di doverla cercare) introduce in un chiostro benissimo restaurato e molto molto bello.




Di fronte alla Basilica, ancora una sede dell’ Università, ancora in un gran bell’edificio storico e anche in posizione strategica, dal momento che siamo vicinissimi alla stazione (tra parentesi, se i collegamenti lo permettono suggerisco senz’altro di raggiungere Vercelli in treno):

Stacco gli occhi con difficoltà dalla Basilica e ci dirigiamo verso il Centro, per una passeggiata nella zona pedonale, quella dei negozi e dello struscio, fino a piazza Cavour:


Quando è ora di tornare alla macchina infine decido di fare un giro un po’ più lungo per passare davanti alla Sinagoga e fermarmi qualche momento perchè credo sia sempre opportuno “ricordarsi di ricordare”:


