E’ metà dicembre e ad Alessandria il tempo è grigio e umido da un mese almeno.
Di solito non mi lamento, ma stavolta sento proprio bisogno di luce e calore. Controllo il meteo tre volte al giorno per tutta la settimana e alla fine mi decido: domenica fuga con i ragazzi in Liguria, per ricaricare lo spirito con la bellezza e il profumo del mare.
Le (non frequenti) volte in cui ci concediamo il mare d’inverno andiamo ad Arenzano perchè la località più comoda da raggiungere da Alessandria, e solitamente ci dividiamo tra la spiaggia e una breve camminata lungomare. L’anno scorso di questi tempi però a furia di camminare lungomare avevamo raggiunto Cogoleto, la località successiva in direzione di Savona, per la Passeggiata Fabrizio De Andrè.
La Passeggiata Fabrizio De Andrè è una pista pedonale/ciclabile realizzata sul tracciato della vecchia ferrovia: è quindi completamente pianeggiante, in parte al sole in parte in galleria (molto umide, fredde e buie), ma soprattutto con una vista sul mare che riempie gli occhi e il cuore.
Le ultime gallerie sono state portate a nuova vita con tantissimi murales, alcuni dedicati alle più belle canzoni di Fabrizio De Andrè, appunto.
Oltre Cogoleto la pista arriva fino a Varazze, che però a piedi sarebbe stata effettivamente troppo faticosa per noi, così in quella occasione ci eravamo ripromessi di tornare e di rifarla in bicicletta.
E io finchè non completo un progetto non sono “in pace” nè- a dirla tutta – dò pace agli altri.
Così questa domenica avviso i ragazzi che si pedalerà da Arenzano a Varazze.
Le bici le prenoto on line un paio di giorni prima sul sito #rentabike, ottimo e semplice da usare. Scelgo modello e misura per ognuno di noi e ricevo immediato riscontro via mail dal proprietario, gentilissimo. Domenica mattina appena arrivati ci rechiamo alla casetta del noleggio, e le nostre bici sono pronte in attesa. Le bici sono perfette, tra parentesi. Tenute benissimo, e con tutti gli accessori utili. Oltretutto per ogni eventualità c’è anche una seconda postazione a Cogoleto dove con altrettanta gentilezza sono disponibili per aiuto o consigli.
Il tratto Arenzano – Cogoleto è, come detto, un’alternanza di gallerie e splendidi panorami, panchine invitanti e perfino un percorso salute
Dopo quattro km circa di strada arriviamo a Cogoleto:
dove leghiamo le bici per scendere un po’ in spiaggia
e ne approfittiamo per prendere anche un po’ di focaccia da mangiare a Varazze come premio delle nostre fatiche.
Riprese le bici, infatti, per raggiungere Varazze resta da percorrere il Lungomare Europa per altri 3km circa, ma lo spettacolo che abbiamo di fronte mette sicuramente in secondo piano la stanchezza. Mare azzurro, calette piccole e grandi, e lato monte tanta macchia mediterranea.
Arriviamo fino al molo. Mangiare focaccia con la risacca in sottofondo è una cosa meravigliosa
A malincuore ci decidiamo a girare i manubri e tornare verso Arenzano.
Restituite le bici, prima di ripartire verso casa facciamo ancora una breve deviazione e saliamo, passando per il giardino della Villa Pallavicino
fino al Santuario del Bambin Gesù di Praga.
All’ esterno, sul sagrato, un piccolo presepe
ma, soprattutto…
giù nella grotta (artificiale) un ben più spettacolare e grande Presepe i cui personaggi – uomini donne e bambini, artigiani e muratori e frati, dotti e pastori – sono stati realizzati di ceramica e maiolica all’inizio degli anni 70 dal maestro Eliseo Salino.
Una voce registrata illustra le varie postazioni del Presepe che, mano a mano, si illuminano per poi tornare nell’oscurità.
Al centro, la capanna con il Bambino, Maria e Giuseppe, i Re Magi.
