Scoprendo nuove città

Avigliana (TO)

Trascorsa una gran bella mattina ai Laghi, è ora di mettere in atto la “seconda parte del piano”: sono già sicura che … Avigliana valga bene un gelato.

Pochi km e dai Laghi siamo già arrivati, e trovare posto per la macchina è piuttosto facile: il mio consiglio è utilizzare piazzale Don Germena o via Einaudi, perchè da lì in pochi minuti si raggiunge quello che nella mia immaginazione rimarrà il “Portale magico” attraverso il quale si viene catapultati in un’altra dimensione spazio- temporale.

Al Borgo medievale si accede infatti, da questa parte della città, salendo tre gradini e passando sotto un arco. Il Portale, come detto, conduce in una dimensione diversa, fatta di stradine in salita, piazze acciottolate, chiese e palazzi e cortili.

… Se non si fosse già intuito: Avigliana mi è piaciuta MOLTISSIMO.

La Casaforte del Beato Umberto III, in via Alliaud, è il primo edificio davanti al quale ci troviamo a passare (1).

La casaforte è, per definizione, una “residenza signorile fortificata di epoca medievale”: questa in particolare risale al XIV – XV secolo.

Che possa aver avuto funzione residenziale-difensivo ce lo suggeriscono la via d’accesso, innanzitutto, costituita da un ponticello in muratura che scavalca Via Alliaud e da un massiccio portale a bugnato con timpano sovrastante. Le  dimensioni e la presenza di tratti di merlatura, oggi murata, in secondo luogo. E infine la sua particolare posizione, relativamente isolata e dominante sull’ingresso della via XX Settembre, via lungo cui si sviluppa il tratto più antico del Borgo Vecchio

(1)

Salendo per via XX Settembre ci ritroviamo in piazzetta Santa Maria, piccola accogliente e pittoresca (2). Ad abbracciarla le sue case, sulle cui facciate resistono tracce delle decorazioni originarie.

Dalla piazzetta raggiungiamo, per la lunga scalinata di vicolo Santa Maria, l’omonima Chiesa (3)…

… nel cui giardino, ove si può sostare a cercare un momento di riposo, mi hanno molto colpito delle belle sculture rappresentanti alcune stazioni della via Crucis (4)

Torniamo giù e riprendiamo il cammino.

Una sbirciatina attraverso un cancello alla Torre rotonda (5)…

(5)

… passiamo davanti alla Casa di Porta Ferrata (6), con le sue arcate a sesto acuto, evidenziate da cornici in cotto e rette da pilastri tondi in muratura, coronati da capitelli scolpiti con figure fantastiche. Al piano superiore, eleganti bifore sorrette da un’esile colonnina in pietra con capitello scolpito e racchiuse da cornici in cotto.

Proseguendo la nostra passeggiata superiamo Casa Cantamerlo (7)…

… e infine raggiungiamo il piazzale panoramico della Fontana del Castello, da cui parte il sentiero sterrato – breve e in leggera salita – che porta ai ruderi dell’antico maniero. Del castello non resta infatti praticamente .. niente, se non qualche idea di muro, perchè raso al suolo nel 1691 dal maresciallo francese Catinat (7 e 8).

Ciononostante vale assolutamente la salita, perchè dalle aperture nei ruderi si gode la vista di un panorama MERAVIGLIOSO: la collina morenica, i due laghi, la Sacra di San Michele e le montagne della valle di Susa. E’ bellissimo, sarei rimasta persa nello scintillio dei laghi per ore

Ridiscesa a malincuore, capisco che l’equipaggio è sull’orlo dell’ammutinamento e che è quindi assolutamente ora di cercare un bar per fermarci e rinfrescarci. In effetti fa caldo, abbiamo camminato tanto e anche se ci sono delle fontanelle la stanchezza si fa sentire.

I piedi ci portano dritti all’obbiettivo.

Passando davanti alla chiesa di San Giovanni (9),

(9)

attenti a non farci ingoiare da grandi bocche feroci,

ci ritroviamo finalmente in Piazza Conte Rosso (10), il solo angolo del Borgo medievale in cui c’è dell’accoglienza “turistica”, per quel che abbiamo potuto vedere, con un paio di ristoranti e bar e poco più.

La piazza deve il suo nome all’appellativo dato al conte Amedeo VII di Savoia che molto probabilmente nacque proprio nel castello di Avigliana.

Cuore del Borgo Nuovo di Avigliana nel XII secolo, la stessa è ancora oggi circondata dagli edifici dell’epoca e vi campeggia un pozzo monumentale ma, mentre mangiamo finalmente il nostro gelato, sono i ruderi del Castello lassù in alto ad attirare il nostro sguardo, imponenti e severi.

Finito il gelato, gironzoliamo ancora un po’ per poi riprendere la strada in senso inverso e tornando sui nostri passi riattraversare il Portale. Siamo tornati alla modernità, portiamo però a casa il ricordo di un pomeriggio molto bello in un posto incantevole.

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Informazioni su Margherita Nicosia

Sono curiosa e non amo star ferma, così tutte le volte che è possibile dico ai miei ragazzi .. "domani sveglia presto", preparo zaini e panini e andiamo alla ricerca di posti nuovi, vicini o lontani, da "far fatica" o per mostre e monumenti, dipende solo dalla stagione e dal desiderio del momento. La nostra base è ad Alessandria, quindi troverete soprattutto gite in Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia, tutte "testate" sulle gambe e sulla pazienza dei miei figli, a partire dal più piccolo di 5 anni: da oggi le condivido con il pensiero che possano essere di ispirazione quando anche a voi venisse voglia di... zaino e panini ;)
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