Pur da tanto nella mia lista ideale di posti da visitare almeno una volta, per un motivo o per un altro non sembrava mai il momento giusto per andare a Candelo. Forse, a parte la distanza da Alessandria non indifferente, c’era da parte mia un po’ di paura di restare delusa dal momento che di questo posto avevo sempre letto solo descrizioni e commenti entusiasti.
In una splendida domenica di novembre finalmente, vinte pigrizia ed esitazioni, ci mettiamo in viaggio.
Arrivare a Candelo è facile, posteggiare lo è ancora di più. A patto però che, piuttosto che cercare posto a piazza Castello, dove effettivamente si trova l’ingresso del borgo, seguiate i cartelli “parcheggio ricetto”. E’ ampio, gratutito (due cose che piazza Castello non è) e strategicamente collegato all’ingresso del ricetto da un percorso di pochi minuti.



Arriviamo a piazza Castello e varchiamo l’ingresso

trovandoci subito immersi in un’atmosfera antica, suggestiva.
Studio su Wikipedia che un ricetto è una sorta di quartiere fortificato all’interno di un paese edificato per la conservazione di beni e prodotti della terra e quasi mai destinato ad uso abitativo.
E il ricetto di Candelo, nello specifico, corrisponde proprio a questa descrizione.
Edificato tra il XIII e il XIV secolo e perfettamente conservato, esso fu destinato fin dall’inizio a deposito collettivo di prodotti agricoli, soprattutto granaglie e vino.
E’ a pianta pentagonale, attraversato da un semplice reticolato di cinque strade per due.
Lungo di esse, circa duecento edifici a due piani detti “cellule”: alcuni di questi edifici sono chiusi, altri però ai piani bassi ospitano botteghe di artigianato, di prodotti tipici o invitanti osterie, e entrare a curiosare o fare acquisti è una bella occasione per provare a sentirci andare indietro nel tempo.


Intorno, l’abbraccio protettivo delle mura costruite con ciottoli di fiume disposti a spina di pesce


a ciascun angolo delle quali quattro torri rotonde e una a pianta quadrata:


E prima di andare via, regalatevi qualche minuto per ammirare il panorama da questo speciale “balcone”:


Terminato il nostro bel giro all’interno del ricetto, abbiamo fatto due passi anche all’esterno “circumnavigandolo” interamente. Consiglio assolutamente questa facile passeggiata, che permette di avere uno sguardo di insieme sulla struttura della fortificazione





Bene, la nostra mattina a Candelo è finita ed è ora di pranzo.
Sarebbe stato un peccato però rientrare già, con un sole così bello, così ci siamo spostati al lago di Viverone per un panino e un pieno di bellezza, prima di rincasare
