Sono sincera: per quasi tutti i miei non pochi anni di età non avevo mai pensato a Bergamo come ad una meta turistica.
Bergamo era per me genericamente – da appassionata di pallavolo – la Foppapedretti delle campionesse prima, e ahimè la città delle ambulanze che corrono nella notte a sirene spiegate nell’ interminabile annus horribilis del Covid poi.
La curiosità per la città in quanto tale arriva solo lo scorso anno, il 2023, nel momento in cui riceve il riconoscimento di Capitale della Cultura insieme a Brescia: che ci sarà mai a Bergamo di tanto interessante?
“Appena non sarà più il suo anno andiamo a vedere” è il mio pensiero.
Così, per questa Pasqua, decido che è arrivato il momento: studio come al mio solito, cerco in rete, pianifico, scelgo una base che faccia al caso nostro e parto con i ragazzi per questa mini vacanza all’insegna del meteo minaccioso.
Visiteremo, in due mezze giornate, sia Bergamo Alta che Bergamo Bassa, e questo – ugualmente diviso in due post – è il racconto della nostra esperienza.
Il nostro arrivo a Bergamo, ritardato dallo spaventoso traffico della tangenziale di Milano, è nel primo pomeriggio di Venerdi Santo. Ci fermiamo subito a lasciare la macchina e i bagagli nel b&b che abbiamo scelto, nella defilata ma allo stesso tempo strategica via San Lazzaro a due passi dal Centro pedonale di Bergamo bassa.
La nostra prima giornata voglio dedicarla alla visita della città Alta, così ci incamminiamo verso la stazione della Funicolare, distante circa un quarto d’ora di piacevole passeggiata. Passeggiata che ci regala un primo assaggio del Centro: piazza Pontida, la vivace via Sant’ Alessandro e poi l’elegante viale Vittorio Emanuele.
Alla stazione c’è una bella coda. La mia scelta non è stata poi così originale, evidentemente 😅
Preciso che la funicolare non è il solo modo (auto a parte) per raggiungere la città Alta. Di fianco alla stazione parte infatti una scalinata molto bella, ombreggiata e non ripida, che può essere un’ottima alternativa.

In pochi minuti siamo arrivati, e ci troviamo in Piazza Mercato delle scarpe:

Con la mia bella cartina alla mano, e GRAZIE ai suggerimenti raccolti in rete, imbocchiamo la stradina sulla destra che sale verso la nostra prima fermata: la Rocca e il Parco delle Rimembranze al cui interno questa si trova:


Passeggiate per il parco e affacciatevi dalle mura: a 360° avrete delle viste spettacolari sulla città!


La Rocca, che oggi ospita il Museo dell’ 800 , aveva un tempo funzione militare e nel suo giardino – il Parco delle Rimembranze appunto – tra cipressi e pini sorgono monumenti commemorativi e sono stati collocati autentici cannoni:



Lasciamo questo angolo suggestivo e torniamo su piazza Mercato delle scarpe. Imbocchiamo, lasciandoci la piazza alle spalle, via San Pancrazio fino al Convento e al Chiostro di San Francesco. L’edificio ospita oggi il Museo delle storie: scegliendo di visitarlo avrete accesso anche al chiostro, cui noi abbiamo dato solo una sbirciata furtiva

Ritorniamo sui nostri passi non per via San Pancrazio ma per piazza Mercato del fieno e via San Lorenzo.
Siamo arrivati in via Gombito, stiamo penetrando nel cuore della città Alta.
Ai piedi della Torre del Gombito, alta 52 metri ed edificata nel XII sec, ci troviamo nel punto di intersezione tra cardo e decumano dell’ epoca romana.

Non percorretela subito, la via del Gombito, non ancora. Fate una breve deviazione e vi troverete in piazzetta Angelini con il suo antico Lavatoio di fine ‘800

Tornati su via Gombito, percorretela adesso nella sua (breve) interezza: siete arrivati a piazza Vecchia!
Piazza Vecchia, di epoca rinascimentale, è certamente il gioiello di Bergamo Alta, anzi uno dei gioielli, come avrete modo di verificare a brevissimo.
Sulla piazza affacciano:
la Biblioteca Civica, ospitata a Palazzo Nuovo

Il Palazzo del Podestà, oggi sede museale ma tra il XII e il XV sec dimora del Podestà di Bergamo

La Torre Civica con il “Campanone”, che ogni sera alle 22.00 suona ancora 100 rintocchi come quando ricordava la chiusura delle porte della città; e il Palazzo della Ragione (sede di mostre)

Salite sul Campanone o quantomeno a Palazzo della Ragione: ne guadagnerete una vista spettacolare

Ma non è finita qui! Passando sotto il porticato di Palazzo della Ragione, e ammirata la meridiana solare del VIII sec, sbuchiamo in piazza Duomo! Altra sorpresa, altro gioiello!
A destra il Battistero, poi la Cappella Colleoni e la Basilica di Santa Maria Maggiore.

La Cappella Colleoni, in particolare, mi ha incantato, All’esterno un’ elegante facciata rinascimentale, all’interno una cupola affrescata sotto la quale riposano le spoglie del condottiero Bartolomeo Colleoni
Infine, decentrato sulla sinistra, il Duomo:

A malincuore lasciamo piazza Duomo e piazza Vecchia e percorriamo quella che è la prosecuzione di via Gombito da cui arrivavamo: via Colleoni o Corsarola.
Si tratta di un lungo e sinuoso vicolo fiancheggiato da edifici medievali, negozi turistici, bar e ristoranti.
Arriviamo in piazza Mascheroni

attraversiamo torre Campanella

ed entriamo nel cortile della Cittadella viscontea. Qui hanno sede il museo di scienze naturali e il museo archeologico

Usciamo anche da questo cortile e ci troviamo in largo Colle Aperto.
Qui ammiriamo la Torre di Adalberto:

prendiamo un gelato nello storica pasticceria Marianna, la cui notorietà è dovuta al fatto di aver inventato il gusto stracciatella,
e puntiamo su Porta Sant’ Alessandro, una delle quattro porte monumentali di accesso alla città:

A questo punto direi che avete due possibilità, in base al tempo e alle forze ancora a disposizione. Potreste
– dato uno sguardo alla Porta tornare verso la chiusura del giro di Bergamo alta, seguendo il percorso che descriverò tra poco
oppure
– fare come noi una breve deviazione per raggiungere i ruderi di San Vigilio.
Se decidete per questa seconda scelta, potrete salire fino a San Vigilio con una seconda funicolare che parte subito dietro la Porta, oppure percorrere a piedi una salita non troppo lunga nè particolarmente faticosa – ma improba sotto il sole estivo – che vi porterà ai ruderi,
Noi siamo saliti a piedi. Se devo essere proprio sincera, sono contenta di aver soddisfatto la mia curiosità ma non ne valeva troppo la pena, non c’è nulla di visitabile se non un piccolo parco dove poter passeggiare

Tornati giù, o rimasti a Porta Sant’ Alessandro se avete scelto di non salire fino a San Vigilio, è il momento di chiudere il nostro anello con una bella passeggiata sul viale delle Mura.
Le mura venete del XVI sec proteggono in una sorta di abbraccio il centro storico e sono frequentatissime da bambini in bicicletta, podisti, semplicemente persone che fanno due passi e godono di una vista magnifica


La nostra passeggiata termina a Porta San Giacomo:

Passiamo sotto e percorriamo la strada rialzata: voltatevi un momento a guardare l’altra faccia della Porta

Terminata la strada rialzata prendiamo le scalette sulla sinistra. In pochi minuti di discesa arriveremo alla stazione della Funicolare, quindi esattamente al nostro punto di partenza.

Tutto sommato, devo dire che la scelta di salire in funicolare e scendere a piedi è stata proprio giusta, abbiamo soddisfatto tutte le nostre curiosità e fatto complessivamente un gran giro, il più possibile completo.
Torniamo a casa, stanchi e soddisfatti, per un meritato riposo in vista del giro di domani mattina.